giovedì 31 luglio 2014

Non lasciamo soli i palestinesi

La solitudine del popolo palestinese è la vergogna del mondo. Una immensa sofferenza che dura da 70 anni , sfociata adesso in un urlo di disperazione per questa assurda e impari guerra tra Israele e Palestina .E come risposta c’è solo silenzio, indifferenza, sia da parte dell’Unione Europea, sempre più assente, sia da parte dell’Italia, sempre più legata ad Israele, sia da parte della chiesa italiana, sempre più silente.
E’ un grido di dolore che mi tocca profondamente come credente nel Dio della vita , come missionario inviato a costruire un mondo ‘altro’ da quello che abbiamo. In questo tragico momento faccio mio il grido lanciato dai leaders delle chiese cristiane in Palestina , in un documento del 2009, Kairòs Palestina , che è stato volutamente boicottato e oscurato :”Noi ….gridiamo dal cuore della sofferenza che stiamo vivendo nella nostra terra, sotto occupazione israeliana, con un grido di speranza in assenza di ogni speranza….” Un grido di sofferenza che riassumono così :”Il Muro di separazione eretto in territorio palestinese… ha reso le nostre città e i nostri villaggi come prigioni, separandoli gli uni dagli altri; Gaza ,specialmente, continua a vivere in condizioni inumane, sotto assedio permanente…Gli insediamenti israeliani devastano la nostra terra in nome di Dio o in nome della forza, controllando le nostre risorse naturali, specialmente l’acqua e le risorse agricole…”
Partendo da questa violenza sistemica, i pastori delle chiese dichiarano :”L’occupazione israeliana della terra palestinese è un peccato contro Dio e contro l’umanità poiché depriva i palestinesi dei fondamentali diritti umani .“ I leaders delle chiese invitano quindi i palestinesi alla resistenza come nelle prima intifada:”Affermiamo che la nostra scelta come cristiani di fronte all’occupazione israeliana è di resistere. La resistenza è un diritto e un dovere per il cristiano. Ma è una resistenza che ha l’amore come logica. E’ quindi una resistenza creativa , poiché deve trovare strade umane che impegnino l’umanità del nemico. Dobbiamo combattere il male, ma Gesù ci ha insegnato che non possiamo combattere il male con il male. Possiamo resistere attraverso la disobbedienza civile. “
E’ la via seguita nella lotta contro il regime dell’apartheid in Sudafrica da uomini come il Premio Nobel per la pace Desmond Tutu , che giorni fa ha affermato:” Israeliti e Palestinesi devono uscire dalla logica dell’odio e della guerra. Israele non otterrà mai una vera sicurezza per mezzo dell’oppressione dei Palestinesi. E la Palestina non otterrà mai una pacifica autodeterminazione per mezzo della violenza dei razzi. Nessun conflito è irrimediabile. Nessun dissidio è così assoluto da non poter mai essere riconciliato.”
Per questo i leaders delle chiese in Palestina offrono come primo strumento di resistenza il boicottaggio. “Individui, aziende e stati si impegnino nel disinvestimento e nel boicottaggio di ciò che viene prodotto dall’occupazione.” E’ da chiedere altresì l’embargo militare contro Israele come proposto dai Premi Nobel in un recente appello. Nel periodo 2008-2019, gli USA forniranno ad Israele aiuti militari per 30 milardi di dollari. Altrettanto sta facendo la UE , che ha inoltre concesso alle imprese militari e alle università israeliane centinaia di milioni di euro per la ricerca militare.Israele è uno dei principali produttori e/o esportatori mondiali di droni militarizzati.
L’Italia è nella UE il primo esportatore di armi verso Israele. Nel 2012 abbiamo esportato armi a quel paese per un valore di 470 milioni di euro. Il 9 luglio, mentre era in atto il bombardamento di Gaza, l’Italia ha consegnato a Israele i primi due veivoli Alenia-Aermacchi M 346. Questo in barba alla legge 185 che vieta la vendita di armi a paesi in guerra. L’Italia deve rifiutarsi di consegnare gli altri 28 esemplari. Chiediamo inoltre la revoca del Trattato militare segreto Italia-Israele , conosciuto come”Accordo generale di cooperazione militare e della difesa”.
Riteniamo altrettanto importante il Boicottaggio delle Banche , che pagano per questo commercio di armi (Campagna Banche armate), ritirando i nostri soldi dalle banche ‘armate’.
Infine proponiamo una grande manifestazione nazionale che includa tutti (Chiese, sindacati, movimenti), per far sentire di nuovo la voce di un popolo che ha il coraggio di dire NO a un mondo in guerra, a un Sistema che ha bisogno delle armi e della guerra per continuare a permettere a pochi di avere quasi tutto.
“Speranza è fede in azione contro l’Impero- scrive il pastore luterano palestinese Mitri Raheb, nel suo potente libro Faith in the face of Empire. Speranza è quello che noi oggi facciamo .Solo quello che noi oggi facciamo come popolo della fede e come cittadini impegnati, può cambiare il corso della storia e mettere le fondamenta per un futuro alternativo. Questa è la tradizione profetica che è venuta dalla Palestina , una tradizione che dobbiamo tenere viva.”
Napoli,28/7/2014             Alex Zanotelli

Un orientale in Georgia


mercoledì 30 luglio 2014

Farneticazioni russe

Premesso che c'è poco da scherzare sull'abbattimento dell'aereo civile della Malaysian Airlines sopra l’Ucraina che ha causato circa 300 morti, non si può non accennare alle deliranti versioni dei mass media russi. Queste sembrano proprio uno scherzo invece è proprio quello che viene diffuso in Russia per raccontare un evento drammatico, senza alcun rispetto per la vita ma nemmeno per la morte di civili, tra cui molti bambini. Non parlo quindi del recupero delle salme, altro evento penoso. 
Prima hanno cercato di far credere che l’aereo fosse stato abbattuto dall’ esercito ucraino nel tentativo di abbattere l’aereo di Putin, passato sulla zona circa mezz’ora prima. Poi non contenti hanno messo in giro la versione che l’aereo altro non fosse che lo stesso scomparso mesi fa nei cieli dell’Asia. Quest’ultimo sarebbe stato fatto atterrare di nascosto alla base americana sull’ isola di Diego Garcia nell’oceano indiano, riempito di esplosivo e cadaveri (recuperati chissà dove, n.d.r.) e poi fatto esplodere in cielo sopra l’Ucraina, ovviamente esplosione controllata già ampiamente testata guarda caso l’11 settembre 2001 e con i piloti che si sarebbero buttati con il paracadute da 9000 metri di altezza, non prima di aver cambiato repentinamente rotta per passare sopra alla zona di Donetsk abbassandosi ovviamente di quota.
I documenti dei passeggeri erano nuovi in quanto ovviamente falsi come i profili facebook aperti con nomi inventati, e l’assicurazione dell’aereo era stata preventivamente rinnovata solo qualche giorno prima …. il tutto per giustificare la volontà americana di fare guerra alla Russia. 
Magari un po’ più di umanità e di rispetto da parte di Putin e soci sarebbero stati graditi di fronte a quello che a mio parere è un ennesimo crimine contro l’umanità.

Musica inglese a Fidenza

Giovedì 31 Luglio ore 21.00 in Piazza del Duomo a Fidenza (PR)

Reportage sul viaggio in Iran

http://www.marcocavallini.it/iran13gall.html

E' online il reportage fotografico sul viaggio in Iran, che ho fatto nel 2013 in couchsurfing tra Teheran, Yazd, Shiraz ed Isfahan.

Occhiate colorate


martedì 29 luglio 2014

Azione urgente per San Jose de Apartado

Il 21 di luglio 2014 un membro delle forze armate colombiane, conoscente di un abitante della Comunità, gli ha detto testualmente ”per questa Comunità è giunta l'ora, stiamo organizzando coi paramilitari il suo sterminio”. Alcuni giorni prima, il 19 luglio, è comparso su un quotidiano locale, un articolo con la dichiarazione del nuovo comandante della XVII brigata , quella che opera nella zona, in cui si afferma che la brigata realizzerà “un lavoro speciale nella Comunità, per recuperare lo spazio perduto”. 
Ovviamente la Comunità considera queste frasi come una minaccia di sterminio. Per questo chiediamo la firma alla nostra azione urgente, che terminerà, alla fine di agosto; chiediamo per l'ennesima volta al presidente della Colombia e al Ministro della Difesa che facciano tutto quello che è in loro potere per garantire la vita e la permanenza della comunità sulla sua terra. 
La Comunità di pace di San Josè Apartadò dal 1997 ha fatto la scelta di vivere la nonviolenza attiva, in un Paese, la Colombia dove da più di 60 anni persiste una guerra sanguinosa. Per questa scelta coraggiosa è diventata bersaglio delle 2 forze contrapposte, Farc e militari e paramilitari, dal '97 più di 200 membri della Comunità sono stati uccisi, anche bambini di pochi mesi squartati a colpi di machete, soprattutto dai paramilitari. Il tutto in quasi totale impunità. 
 Dal 2005, in virtù della Ley de Justicia y Paz i gruppi paramilitari avrebbero dovuto smobilitarsi, confessare i loro crimini ed avere uno sconto di pena. Solo pochissimi lo hanno fatto, la maggior parte di loro ha solo cambiato il nome del gruppo paramilitare e hanno continuato a minacciare ed uccidere soprattutto civili inermi. 
E' possibile partecipare all'azione urgente sul sito di Amnesty gruppo Fidenza e Fiorenzuola.

Fare il pane a Yazd







domenica 27 luglio 2014

Grand Budapest Hotel

Bello! Lo pensavo tutto ambientato nel grand hotel invece ne racconta la storia trasformandolo quasi in un film d'avventura, con scene grottesche e finta suspence. Tanta poesia ma senza cadere mai nel patetico.

Pacman a Carpi


giovedì 24 luglio 2014

Vigoleno


Allacciate le cinture

Ultimo film di Ozpetek, carino ma non all'altezza dei precedenti. Segue lo schema classico dei film corali del regista seguendo le traccie di un amore improbabile e affrontando poi il tema drammatico della malattia. Grandiose le brevi apparizioni dell'altra ragazza ammalata. Non mancano le lacrime! 

domenica 20 luglio 2014

domenica 13 luglio 2014

#StopbombingGaza

http://samidoun.ca/2014/07/take-action-protests-around-the-world-respond-to-assault-on-palestine/

Zero


Ieri mi sono guardato su youtube questo film inchiesta, inizialmente con semplice frettolosa curiosità poi con sempre maggiore attenzione. Ha confermato le mie opinioni su questo storico evento che sta tuttora condizionando la situazione mondiale ... c'hanno raccontato la versione forse più piacevole sebbene spaventosa, ma sicuramente non la verità che sicuramente ci farebbe accaponare ancor più la pelle. Con la partecipazione di tanti testimoni e sopravvissuti, con Moni Ovadia, Lella costa, Dario Fo, Giulietto Chiesa e tanti altri esperti in vari settori ... il documentario smonta la già poco credibile versione ufficiale senza perà cascare nella trappola del grande complotto. E intanto il mondo continua a pagare le conseguenze di questa follia!

L'Egitto a Las Vegas